sabato 22 novembre 2008

corpo sano

si ma che si intende per corpo sano? un corpo privo di disagio, di malattie, un corpo che si muove e agisce liberamente, secondo il proprio piacere e coerentemente con la propria coscienza morale. un corpo che comunichi il proprio star bene con la sua sola presenza fisica, senza dimostrazioni, senza bisogno di conferme, un corpo sano è un corpo consapevole, sicuro, che sa dove inizia e sa dove finisce, che sa usare i propri confini per muoversi nello spazio, che sa usare se stesso in relazione agli altri corpi, che sa di possedere degli strumenti e che li sa usare perfettamente. un corpo sano è un corpo che sa giocare, è un corpo che sa pensare, è un corpo che si fida di se stesso, è un corpo che sa di essere CORPO e non si vergogna di mostrarlo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao Rita! Ma che tema interessante hai scelto per il tuo blog! Sono curioso di leggere tutti i post che seguono ancora. Stammi bene e sana!

Rita Messina ha detto...

Mi interessa molto l'argomento! Mi hai fatto pensare sulla mia relazione col mio corpo! Per i primi giorni dopo che ho letto questo post per la prima volta, mi sono osservata per capire se corrispondo a un corpo sano come lo descrivi te. (E lo faccio ancora.) Mi sa che devo scoprire ancora tante cose di questo mio corpo e imparare meglio a usarlo coscientemente.
Non sono sicura se capisco cosa intendi con "muovere e agire coerentemente con la propria coscienza morale"... Me lo potresti spiegare meglio?
Mi è piaciuto particolarmente "il corpo che sa dove inizia e dove finisce" e "che comunica il proprio star bene con la sua sola presenza fisica, senza dimostrazioni".

Fammi assolutamente sapere come procedono le tue reflessioni e la sintesi!
Veronique Franzen

Rita Messina ha detto...

cia vero, scusami anche tu, ma volevo avere un attimo in più di tranquillità per risponderti...
non so come si faccia a lasciare un commento, si forse ti devi registrare cazzo! non so bene csa intendessi scrivere con muoversi e agire secondo la propria coscienza morale... tipo che bisogna cercare di ascoltare cosa dice il corpo riguardo determinate situazioni di coinvolgimento emotivo e dargli retta che lui è molto più sincero e intelligente di noi. tipo: esci con un ragazzo e ti senti comoda o scomoda e la tua mnete farà mille giri per non accorgersene, mentre il tuo corpo ti manda subito l'impulso a reagire (tuffo al cuore, magone nello stomaco, mascelle che si stringono per la rabbia, collo rigido o gambe molli per l'emozione ecc...)
quindi agire secondo la propria coscienza morale vuol dire avere rispetto di quello che ti suggerisce il corpo e- senza uccidere nessuno- dargli retta: rispettare le sue esigenze prima di tutte le altre.
spero di essermi spiegata, più o meno...

grazie per il tuo prezioso commento.

Rita.

Rita Messina ha detto...

Véronique Franzen

10 dicembre alle ore 3.17
Ti sei spiegata benissimo. Mi piace il corpo che è più sincero della mente, mi piace tantissimo! (Sinceramente sono un po' scettica sul argomento se è più intelligente di noi, ma ci penserò.)
Mi viene in mente quando non ci piace l'odore di una persona, anche se quella persona ci sta simpatica. In quel caso, il nostro corpo ci communica chiaramente che su un livello, diciamo intimo, non staremo mai proprio bene con quella persona, anche se forse la pensiamo in un modo diverso.
Uno la potrebbe anche mettere così che il nostro corpo forma la nostra coscienza morale e non la segue soltanto? Perché se il corpo è istintivo e se seguiamo e ci fidiamo di questo istinto che poi determina il nostro comportamento, significherebbe che la fisicità ha molto più impatto sulla nostra morale e i nostri valori di quanto credevo.
Ah ecco, qui si arriva anche a una forma di intelligenza...
Dimmi se vado in una direzione completamente sbagliata!
Non voglio creare una discussione pseudo-filosofica, ma mi interessa veramente!!

Rita Messina ha detto...

Rita Messina

12 dicembre alle ore 15.15
creala, creala pure la discussione, mi pae che la stiamo già creando e ne sono felice, perchè i tuoi commenti sono arguti e intelligenti. si, il corpo dovrebbe formare la nostra coscienza etica, purtroppo però generalmente diamo più retta a quello che ci viene detto e imposto fin da piccoli e ci disabituiamo presto ad ascoltare i nostri "sentimenti fisici" sostituendoli con doveri e responsabilità sociali che spesso distruggono e paralizzano il corpo. come sai lavoro con gli anziani da qualche anno ormai ed è con loro che mi rendo conto quanto il corpo dimenticato li abbia costretti ad una rigidità posturale - e quindi esistenziale - molto difficile da sciogliere. difficile ma non impossibile. bastano pochi movimneti infatti per introdurli in una dimensione nuova in cui possono SCEGLIERE se rimanere rigidi e tenere tutto dentro o se lasciare andare le tensioni e liberare il corpo. corpo intrappolato da tanto tempo, costretto e imprigionato in GABBIE toraciche, SCATOLE craniche, BACINI. io mostro loro che le sbarre della gabbia toracica - le costole - si possono muovere, possono, anzi devono, scendere e salire per permettere una buona respirazione, per sciogliere il plesso solare dove si accumula l'ansia - il magone alla bocca dello stomaco; che la scatola cranica è poggiata su un collo mobile che la sostiene, che ha due occhi fatti per guardarsi intorno, un naso e una bocca per respirare, sbadigliare, sospirare, gridare, piangere, ridere, una lingua per gustare, una mandibola da articolare, sopracciglia da rilassare ecc... ; un bacino da muovere, avanzare, ruotare... insomma è nostro dovere morale liberare il corpo dalle costrizioni sociali cui è stato costretto per anni. va beh... mi sa che me ne sono andata un po' alla merda... scusa.
qual è la prossima domanda? :)