domenica 14 dicembre 2008

il corpo a Natale.

A Natale si fanno 2 cose in particolare: si vedono i familiari e si mangia molto.
i familiari spesso sono causa di stress emotivo, psicologico e fisico. A questo si aggiungono i pranzi e le cene infiniti, la corsa per gli ultimi regali alla zia di cui non te ne fotte un cazzo, i mali di stagione causati da una pioggia infinita che cade da mesi in un'atmosfera fredda e grigia. ok. fin qui ci siamo. il Natale non è quindi solo "volemose bene" "siamo tutti più buoni" e "che bello stare in famiglia". non solo.
Allora eccovi qualche consiglio utile per affrontare lo stress natalizio e godersi al meglio gli aspetti positivi lasciandosi scivolare addosso "l'acido acuto e le risatelle forzate".
consiglio numero 1:
RESPIRATE.
ecco, ci risiamo con la solita solfa della respirazione... ma se tutti la citano vuol dire che ha una sua importanza.
La sera prima di addormentarvi - magari dopo esservi fatti un bagno o una doccia calda - a letto, o meglio a terra su un plaid, mettetevi a pancia in su, senza cuscino, con le ginocchia piegate e i piedi paralleli vicino al bacino, la schiena ben piazzata e aderente al pavimento, e cominciate:
inspirate con il naso, gonfiate il torace, lasciate entrare l'aria su per il naso, lungo la trachea, riempite i polmoni, sentite le coste che si aprono e lo sterno che sale verso la gola. e poi espirate: con la bocca aperta, lasciate uscire l'aria, tutta l'aria come quando sbadigliate, magari anche con un sospiro, sentite le coste abbassarsi, lo sterno scendere verso la colonna, il mento un po' per aria, il collo rilassato, la testa pesante.
è probabile che la respirazione toracica non vi verrà così facile da sostenere e che abbiate la sensazione di respirare con la pancia invece che con i polmoni. allora fermatevi un attimo e massaggiatevi lo sterno con la punta delle dita, dall'inizio, tra le clavicole, fino alla fine, al plesso solare, con 2 dita indugiate sul plesso solare e fate un movimento circolare proprio alla bocca dello stomaco, scendendo con le dita lungo le ultime costole fino a dietro la schiena.
quando fate la respirazione toracica, abbiate anche cura di non inarcare la schiena, ma anzi di svuotare la pancia (sia durante l'inspirazione che durante l'espirazione) avvicinando l'ombelico alla colonna, lasciando scendere le lombari al pavimento, e durante l'espirazione sentendo le anche e il pube salire verso le costole che a loro volta scendono verso le anche. da dietro quindi, durante l'espirazione, si sentirà la nuca allungarsi verso la cima della testa, e il coggige distanziarsi dalla nuca. Attenzione a non sollevare il bacino! il bacino farà una retroflessione ma non si solleverà!
la respirazione va effettuata per un paio di minuti anche al risveglio. aprite la finestra e respirate a pieni polmoni l'aria fredda del mattino magari stiracchiandovi, muovendo braccia e spalle in tutte le direzioni, in piedi.
consiglio n°2:
MASSAGGIATEVI I PIEDI.
soprattutto se usate tacchi o scarpette che comprimono i piedi, coccolate gli appoggi principali del vostro corpo. sono loro che dovranno sostenere non solo il corpo ma anche il carico di emozioni e sensazioni di cui si farà carico. allora procuratevi un olio riequilibrante in erboristeria, magari alla lavanda o al rosmarino, oppure usate una crema idradate comune e cominciate. afferrate il primo piede: con entrambe le mani e con i pollici cominciate a impastarlo come fosse un pezzo di argilla, passate dal tallone ai cuscinetti e viceversa, pizzicate l'esterno del piede afferando per bene la monta e la pianta, con i pollici passate sull'incavo, dal basso verso l'alto e viceversa, e poi passate alle dita : avvitatele ad una una , passate in mezzo, non trascurate nessun dito, nemmeno il mignolino. se ci sono punti doloranti, non vi accanite, ma cercate di sciogliere dolcemente ogni tensione. poi fate anche l'altro piede. per finire fate una piccola camminata a piedi scalzi- nudi è meglio ma va bene anche con calzerotti- e andate a dormire. vedrete che sonno ristoratore!
consiglio n° 3:
DISTENDETE IL CERVELLO.
questo esercizio, che io chiamo streching del cervello, serve per prevenire e fermare cefalee imminenti dovute a irrigidimenti della cervicale, e di tutta la zona cranica in generale.
sempre nella stessa posizione a pancia in su e gambe piegate, aprite più possibile la bocca come se voleste gridare forte, e allo stesso tempo premete i piedi contro il pavimento (magari anche dopo averli massaggiati e risvegliati un po'). respirate con il torace e, sempre con la bocca spalancata, massaggiatevi l'articolazione della mandibola, premendo dolcemente ma con decisione sullo snodo tra mascella e mandibola. da lì salite su fino alle tempie e con i due indici premete leggermente sulle tempie, alternando pressioni a movimenti rotatori. intanto visualizzate lo spazio tra le sopraccigliae cercate di rilassarle, ma non fermatevi in superficie! cercate di individuare L'ATTEGGIAMENTO INTERNO del cervello e cercate di distendere lo spazio interno tra le sopracciglia, magari aiutandovi con una leggera pressione sulla fronte e visualizzando una distensione della massa cerebrale dalla fronte alle tempie, fino all'appoggio della scatola cranica al pavimento, appena sopra la nuca.

per quanto riguarda l'alimentazione, mangiate solo quello di cui avete voglia, non dimenticatevi di bere molto, magari aiutandovi con tisane calde: ribes nero al mattino che risveglia la circolazione, e finocchio, malva, menta la sera che aiutano la digestione. aspettate sempre un paio d'ore prima di dormire dopo aver mangiato. se avete l'abitudine di fare una siesta pomeridiana, fatela su una poltrona o su un divano, piuttosto che a letto. se andate ai pranzi in famiglia a piedi è meglio. una buona camminata prima e dopo pranzo, aiuta tutto l'apparato digerente a mantenersi attivo e risveglia la circolazione.

BUONE FESTE A TUTTI.

Rita